Wednesday, May 11, 2011

La zebra, je t'aime e le ambulanze



Niente a che vedere con la zebra. Il fatto notabile della giornata è che una signora si è afflosciata semisvenuta uscendo dal metro in Place Monge. L'ho raccolta con altre due ragazze e abbiamo chiamato i pompieri. In 5-10 minuti erano sul posto, che per una città caotica e trafficata come Parigi non è niente male.

In genere in uno svenimento cedono le gambe e ci si ripiega come un sacco vuoto. Invece qualche tempo fa ho assistito ad una strana caduta a corpo rigido. Tanto irreale che sul momento ho creduto che fosse una performance di un artista di strada. Place de la Contrescarpe è sempre piena di gente originale. Era invece un signore anziano e magro, ben vestito, con un impermeabile bianco. Il rumore dell'impatto del cranio sui pavé (sampietrini) mi è rimasto in mente per qualche giorno, più del sangue che gli è uscito dalla ferita alla testa. Ho pensato che fosse morto, tanto era pallido e con la bocca aperta. Invece si è svegliato subito, un po' intontito. Istruiti da una dottoressa che è arrivata da uno dei bar della piazza, lo abbiamo soccorso: sdraiato, disinfettato, gambe su perché risalisse la pressione. La moglie zampettava intorno, in stato di shock, gridando "cheri" "cheri". Qualcuno l'ha portata a bere qualcosa. Qualcuno ha chiamato il 15, che in Francia è il numero delle ambulanze. Visto che era assistito da un medico, non mi sono fermata a cronometrare quanto ci metteva. Più di 5 minuti sicuramente.

La morale: meglio svenire normalmente e in un un giorno lavorativo piuttosto che il weekend. Anche a Parigi. E se si ha bisogno di una ambulanza, si chiama il 15.

Libro del giorno: The Catcher in the Rye, misteriosamente tradotto in italiano come Il giovane Holden