Carnevale tropicale

Bello, ma il carnevale tropicale ci piace di più quando percorre le vie del 18eme e 19eme, e i giovani "tropicali" seguono i vari gruppi ballando e rispondendo ai ritmi.















E i brasiliani.

Carnevale tropicale o Ratha Yatra?

Tutti e due! Alle 14 il Carnevale tropicale sugli Champs Elysées, poi, verso le 18, Ratha Yatra in place de la Fontaine des Innocents.

Fontainebleau

A 65 chilometri da Parigi, il castello dei re di Francia, da Francesco I, Luigi XV a Napoleone.





La galleria di Francesco I, con il simbolo del re: la salamandra.



Altri dettagli della sobria decorazione.







Mentre in Italia veniva scoperta Pompei.







Il mappamondo di Napoleone.



La cameretta della regina.



Stile pompeiano e madreperla.





La cappella.




Per arrivarci: Transilien (treno) Linea R per Montargis dalla Gare de Lyon: fermata Fontainebleau-Avon (16€ ca.). Poi autobus A fino a "Le chateau".

Caccia al tesoro

 

Il 2 luglio, grande caccia al tesoro in vari arrondissement. Facciamo una squadra?
Nella foto, un discendente di Incas, fotografato il primo maggio.

Festa della musica

 

Oggi è la festa della musica. Musica dappertutto. Ma non ho ancora scelto. Se non facesse un freddo autunnale ci sarebbe Dedé S.Prix al Palais Royal. Ma se piove?

Il sito ufficiale no mi aiuta, con un

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Dentro al Senato, volantinando per i 4 sì ai referendum

Davanti al Senato

Emir Kusturica, Omar Sosa e i festival

(nella foto, Caetano Veloso durante il festival Jazz alla Defense 2010)

Giugno è il mese dei festival di Jazz o arte varia.

Una lista non esaustiva:

Onze Bouge

Dal 4 al 12
Un festival nell'undicesimo arrondissement

Jazz al Parc Floral di Vincennes

Dall'11 giugno, fino a fine luglio, ogni sabato e domenica, concerti Jazz nel Parc Floral per la modica spesa di 5€. Yaron Hermann apre la serie. E poi Michel Portal, Bojan Z, Ballaké Sissoko... Da non perdere, Omar Sosa.

Festival ebraico

Dal 14 al 30 giugno
Festival ebraico nel 4ème.

Settimana italiana nel 13ème

Dal 17 al 25
Un festival italiano cultural gastronomico nel 13ème.

Et 20 l'été

Dal 18 al 26
E venne l'estate (20 e venne hanno lo stesso suono in francese), 20esimo in festa

Goutte d'Or en fete

Dal 22 al 26
Il quartiere della Goutte d'Or in festa (18esimo arrondissement)

La Defense jazz festival

Dal 19 al 26
Jazz alla Defense

FINLEY QUAYE / MANU KATCHE / SLY JOHNSON
18 alle 20

STAFF BENDA BILILI
20 alle 12

EBO TAYLOR
21 alle 12

HINDI ZAHRA / PATRICIA BONNER
21 alle 18

BLITZ THE AMBASSADOR / GRAND PIANORAMAX
22 alle 12

AMBROSE AKINMUSIRE / MANU CODJIA
23 alle 12

SEBASTIEN LLADO
20 alle 12

CLINTON FEARON / EMIR KUSTURICA & THE NO SMOKING ORCHESTRA
25 alle 20

GEORGE CLINTON / KEZIAH JONES
26 alle 20

Vieux Farka Toure alla Dynamo

Il concerto di musica africana

A un concerto di musica africana in genere si balla, o per meglio dire, le donne ballano e gli uomini... rientrano in varie categorie:

il palo - non si muove con la samba, non si muove con lo mbalax. Non si muove in assoluto, anche se intorno a lui la sala è in ebollizione. In genere si piazza davanti a me e mi tocca spostarmi.

l'appendiabiti - è venuto con la compagna, che è una ballerina accanita e si dimena in trance ritmica sotto il palco. Di tanto in tanto torna trafelata e felice, depositando la sciarpetta, poi il bolerino, infine la collana con i pendagli da tre etti l'uno. L'appendiabiti resta seduto nel suo cantuccio e bada al mucchietto delle proprietà della fanciulla.

il cerebellare - che ondeggia il capo. E basta.

il rocchettaro - balla tutto, ma proprio tutto, come fosse rock, poco importa se invece è kizomba, mbalax, soukouss, coupé decalé, funana, kwaito, makossa, kuduro, kompa, semba, ndombolo o zouk.

il volenteroso - non ha capito che ballare significa muoversi a ritmo di musica, ma con grande diligenza copia in controtempo o meglio in un tempo variabile e solo suo, quello che fanno gli africani.

l'antropologo - è vestito di stoffe africane, ha fatto anni di stage di danze africane nei più remoti villaggi africani o banlieues parigine e balla (bene) come un africano.

il tarantolato o pai-de-santo Entra in trance alla prima nota, diventa tutt'uno con la musica, ignora tutto ciò che lo circonda e suda litri di sudore. E' spesso un africano o un "antropologo" (vedi sopra).

il Mokhtar o Matar (dal nome di un conoscente) - anche se ha problemi al menisco, ha un sedere da bronzo greco. Fa due o tre passi di danza, acrobatici e perfetti, e in men che non si dica ottiene i numeri di telefono di tutte le presenti nella sala. E' in genere (per non dire sempre e comunque) africano.

Ma torniamo alle cose serie.

La Dynamo

La Dynamo è una sala per musica jazz e world appena fuori Parigi, a due passi dalla Villette. Ha una programmazione varia e interessante e prezzi popolari.

Metro: Linea 7, Aubervillier-Pantin-Quatre chemins