Tuesday, March 29, 2011

Sans Plans in Paris

Underbridge at Tuileries

Sans Plans in Paris: ... passa dal sottopassaggio delle Tuilerie.

Un po' di tempo fa Sansplan mi ha suggerito un libro di Langston Hughes che racconta, in uno stile un po' estraniato, la sua avventurosa vita a Parigi (e altrove, per esempio in Messico). Ovvero, come viaggiare dall'America in Francia e poi soggiornare un annetto a Parigi per 7 dollari. Si intitola Big Sea e cosi' a occhio non e' tradotto in italiano. Peccato.

Tuesday, March 22, 2011

Cena all'Imperial Choisy



Ad oggi il miglior ristorante cinese che ho mai provato - non per niente è anche nella guida Michelin.

Il mio menù:

Insalata di meduse con un inquietante "uovo di mille anni" (la cosa nera che si vede in primo piano). La medusa è ottima. L'uovo no, però fa un certo effetto perché sembra un fossile. In realtà è "cotto" in un fango nerastro.





Granchio molle fritto e melanzane al pesce salato (nella foto). Buoni.




Spesa: 17€

Palais Royal

 

La sera, tornando verso casa.

La scrittrice Colette era ospitata a spese del governo francese nel Palais Royal. Beata lei. Personalmente ho letto solo Chéri e non mi ha fatto venire voglia di leggere altro.

Tuesday, March 1, 2011

Calligrammi

Ideogrammi. Con fiori.



Calligrammi della tomba di Apollinaire
. Il mio cuore come una fiamma rovesciata.



Il muschio ha riscritto l'epitaffio.



E una scrittura inventata dal muschio.



Al Pere Lachaise

Monday, February 28, 2011

Noir

Victor Noir era un giornalista di 21 anni, ucciso dal cugino di Napoleone III. Nepotismo latino: Pierre Bonaparte è prima arrestato e poi rilasciato. Ma il regno dei Bonaparte va verso il declino. Lo sdegno per l'assassinio è grande, al funerale a Neuilly partecipano 100 000 persone e il giovane Noir diventa un eroe repubblicano.
Alcuni anni dopo il corpo viene portato al Père Lachaise. Per ulteriori dettagli, rimando al piacevole libro di Corrado Augias, I segreti di Parigi



La statua bronzea che raffigura Noir è di di Jules Dalou (grazie Wkipedia). Naso, pisello e scarpe sono particolarmente lucide perché la tradizione vuole che una toccatina assicuri fertilità e/o una vita sessuale scoppiettante. Mi sono appostata dietro un altro sepolcro per vedere se qualcuno osava, ma dopo un po' ho desistito. Neanche una strusciatina sul naso.



E questa è la tomba di Marcel Proust.



Longtemps je me suis couché de bonne heure. Lettura obbligata: Alla ricerca del tempo perduto.

Tuesday, February 22, 2011

Terres de cafè

Terres de café
34 rue des Blancs Manteaux
75004 Paris
1€ per un espresso
Hanno pure un sito terresdecafe.com. Una felice scoperta della mia amica australiana. Diffidavo un po' quando ho visto che avevano scritto "machiatto", anziché macchiato. Sono entrata con l'allure tra il supponente e il rassegnato che hanno gli italiani alla ricerca (quête) di un espresso a Parigi, ma mi sono ricreduta. La padrona, che ha senza dubbio capito che ero italiana, mi ha fatto un caffè serré (un caffè normale dalle nostre parti) niente male. Sapeva anche la storia del caffè pregiatissimo passato nell'intestino di non so quale animaletto (sembra una leggenda urbana, o per lo meno una leggenda delle torrefazioni).
Ovvia, finora è il posto migliore.

Ma la quête continua...

Una passeggiata notturna al Palais Royal



Dove c'è un bel giardino tranquillo, tante colonnine, ma anche bei negozi di moda, profumi, design... (lusso)



Moda cinese di Yiqing Yin.



Profumi di non mi ricordo chi.

Ogni volta che ci passo per tornare a casa, e ci passo il più possibile (voluttà? in italiano suona buffo) , mi viene in mente:

Là, tout n'est qu'ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.

che è di Baudelaire, come tutti sanno.

Calma:



(Non mi ricordo più quale fotografo (tedesco?) fa foto notturne con il cielo bianco. Come questa.)



Friday, February 18, 2011

L'ippopotamo rosa



della rue du moulin des prés.



Degli artisti del Les arts de la Bièvre, senza ombra di dubbio, visto che siamo nel 13eme, e per la precisione nella Butte aux cailles.



Ho sempre creduto che il nome provenisse dalle quaglie che mi immaginavo popolassero la collinetta. E invece viene da Pierre Caille, che si comprò la butte e gli dette il suo nome. (1543, dice Internet).



Un personaggio molto più simpatico è Walery Wroblewski, un generale polacco che difese (inutilmente) la Butte durante la Comune di Parigi, finì per combattere come soldato semplice, poi fu in esilio a Londra e morì a Parigi in miseria. E' sepolto al Père Lachaise, vicino al muro dei Federati.

Per non finire con una storia cimiteriale: in memoria della Battaglia della Butte-aux-Cailles, molti bar della Butte hanno nomi che vengono dalla canzone comunarda "Le temps des cerises"

Quand nous en serons au temps des cerises (Quand nous chanterons le temps des cerises)
Et gai rossignol et merle moqueur
Seront tous en fête
Les belles auront la folie en tête
Et les amoureux du soleil au cœur
Quand nous en serons au temps des cerises
Sifflera bien mieux le merle moqueur

etc.

Thursday, February 17, 2011

Passa la sfilata



E la gente sale nei posti più strani per vederla passare.






Io passo davanti a tutti, grazie alla macchina fotografica reflex. A ognuno le sue strategie.